Avvenire di Calabria

La Cot avrà il compito di fare da cerniera tra le strutture presenti nel sistema ospedaliero e quelle territoriali

Reggio Calabria, inaugurata la Centrale operativa territoriale: farà da cerniera tra rete ospedaliera e strutture sanitarie presenti sul territorio

Coinvolte anche le realtà sia a gestione diretta sia del terzo settore convenzionato del territorio metropolitano

di Redazione Web

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È stata inaugurata oggi la nuova Centrale Operativa Territoriale (Cot) dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. La Cot avrà il compito di fare da cerniera tra le strutture presenti nel sistema ospedaliero e quelle territoriali, sia a gestione diretta sia del terzo settore convenzionato.

Collegare ospedali e servizi territoriali, a tutela dei soggetti fragili

L’attivazione della Centrale operativa territoriale, grazie al modello tecnologico di cui è dotata, consentirà di collegare gli ospedali ed i servizi territoriali, ad esempio migliorando le dimissioni protette dei soggetti fragili verso il loro rientro a domicilio o in altre sedi assistenziali territoriali.


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A spiegarlo, durante l'inaugurazione negli uffici di via Willermin, è stata la direttrice generale dell'Asp reggina, Lucia Di Furia, che ha sottolineato: «La caratteristica fondamentale della Cot è quella di interfacciarsi con il Gom, con cui dobbiamo lavorare in sinergia per i cittadini dimessi dall'ospedale. Per esempio, il reparto di Ortopedia dovrà segnalare al Cot i pazienti dimessi in modo da attivare l'unità valutativa e decidere se indirizzarli a casa o in una struttura residenziale adeguata per quella tipologia di assistenza».

Obiettivo: mettere insieme le risorse del sistema sanitario regionale

Il commissario straordinario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, ha aggiunto: «Il Cot faciliterà la dimissione dei pazienti dall'ospedale verso il domicilio. Stiamo cercando di mettere insieme le risorse del sistema sanitario regionale e, in questo caso, del Pnrr, per favorire l'integrazione tra ospedale e territorio».

Una prima Cot in Calabria è stata attivata nelle settimane scorse a Crotone, finanziata con 253mila euro di fondi Pnrr. «Saranno aperte in tutte le Asp», ha aggiunto Miserendino. «Questa è la prima a Reggio Calabria, ma poi ce ne saranno altre».

Il plauso di Comunità competente: «Finalmente un servizio che si fa carico della salute del cittadino»

«È un primo passo del Pnrr», ha spiegato Rubens Curia di Comunità Competente. «Oggi c'è la Cot, un tassello del mosaico. Poi ci saranno gli ospedali di comunità, che saranno molto importanti. Finalmente l'azienda si fa carico della salute del cittadino e offre un servizio».


PER APPROFONDIRE: Sanità, l’autonomia differenziata preoccupa i Medici cattolici


Secondo il direttore del Gom, Gianluigi Scaffidi, «la Centrale Operativa Territoriale è uno strumento molto importante perché si pone come intermediario tra le esigenze del paziente ricoverato che deve essere dimesso e le strutture territoriali. Finora questo compito era lasciato, in modo artigianale, ai parenti, ai primari e ai medici di famiglia che dovevano cercare una soluzione. Da oggi, grazie alla Cot, i nostri reparti, a cominciare da Ortopedia, avranno un interlocutore che si preoccupa di collocare il paziente al momento della dimissione e di completare il percorso assistenziale».

Il ruolo delle strutture private per decongestionare gli ospedali

Anche le strutture private, secondo Scaffidi, «servono a questo: completare le cure e decongestionare gli ospedali. È un modo migliore per garantire risposte assistenziali. Non bisogna essere pregiudizialmente contro il privato perché questo è pagato con soldi pubblici. Ovviamente, non tutti troveranno posto, perché ciò dipende dalla disponibilità territoriale. Questo è un problema, poiché i pazienti, se non ci sono posti, vanno a casa».


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«Non è che con l'apertura della Cot abbiamo risolto tutti i problemi, poiché la Calabria ha sempre avuto un sottodimensionamento dei fondi rispetto alle altre regioni», aggiunge. E in vista dell'autonomia differenziata, Scaffidi commenta: «Se non cambiano i paletti e non viene gestita da persone competenti, la vedo male».

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