Avvenire di Calabria

Lunaria vince la prima edizione del premio “Nati per la musica”

La proclamazione si è tenuta a Mileto presso l’Auditorium “Umberto Micheli”

di Redazione Web

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Ai vincitori è stata consegnata una scultura realizzata da Antonio La Gamba

Il presidio della Cooperativa “Lunaria” di Messina vince la prima edizione del Premio Nazionale “Nati per la Musica”. La proclamazione a Mileto presso l’Auditorium “Umberto Micheli” del Cantiere Musicale Internazionale. In occasione della Giornata regionale Nati per la Musica Calabria.


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Premio speciale “don Francesco Mottola” ex aequo alla pediatra di famiglia dr.ssa Uta Bartman (Monte San Biagio - Latina) e al pediatra dr. Salvatore Braghò, Primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Vibo Valentia. Entrambi si sono distinti per aver promosso, nel modo più efficace e continuativo, la pratica della musica in famiglia fin dalla più tenera età. Consegnata ai vincitori una scultura realizzata dall’artista calabrese Antonio La Gamba.

Le origini del Premio Nati per la Musica

Il Premio Nazionale “Nati per la Musica” è un riconoscimento bandito dal Cantiere Musicale Internazionale di Mileto (Vibo Valentia). E dal programma “Nati per la Musica” (promosso dal Centro per la Salute del Bambino e dall’Associazione Culturale Pediatri). In collaborazione con l’Institut Royal Supérieur de Musique et Pédagogie di Namur (Belgio) e l’associazione Libellula Afasp di Catanzaro. Con il patrocinio del Comune di Mileto, della Federazione Italiana Medici Pediatri sezione Calabria e dell’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute mentale.

L’obiettivo è quello di offrire un riconoscimento alla migliore realtà progettuale, su scala nazionale. Capace di fare propri e diffondere i fondamenti del programma nazionale “Nati per la Musica”, che promuove le buone pratiche musicali in famiglia come strumento di relazione dalla gravidanza ai 6 anni.


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Nella valutazione della qualità dell’azione, promossa sul territorio, si è tenuto conto dell’impatto delle attività in contesti di povertà educativa, isolamento sociale della famiglia, situazioni in cui il bambino non frequenta agenzie educative prescolari e a rischio dispersione. Incluse quelle legate a condizioni di disabilità psicofisiche di minori e/o adulti di riferimento. E in tutti i casi di fragilità familiare e della capacità dei progetti locali di garantire, in tali contesti, un significativo rafforzamento del rapporto genitore/figlio e un concreto sostegno alla genitorialità.

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