Avvenire di Calabria

Importante riconoscimento per la Regione arriva dalla Commissione europea

Calabria tra le Regional Innovation Valley: un passo avanti nell’innovazione europea

L'idea calabrese premiata: produrre microchip attraverso il recupero di rifiuti elettronici

di Redazione Web

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La Commissione Europea ha identificato una serie di regioni, tra le quali la Calabria, come Regional Innovation Valley (RIV), nell’ambito della Nuova Agenda Europea per l’Innovazione (NEIA).

Cosa sono le Regional Innovation Valley: c'è anche la Calabria

Riunendo una serie di regioni in tutta Europa con diversi livelli di innovazione e collegando i loro principali attori, le RIV mirano a rafforzare gli ecosistemi di innovazione regionali, colmare il divario di innovazione e migliorare le prestazioni innovative complessive dell'Europa.


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In questo scenario, nei mesi scorsi, la Regione Calabria ha proposto il progetto CLOSER “Circular raw materiaLs for European Open Strategic autonomy on chips and microElectronics pRoduction”, che è stato selezionato per il finanziamento nell’ambito dello Strumento Europeo per gli Investimenti Interregionali in Innovazione, secondo le priorità delle strategie di specializzazione intelligente (S3).

L'idea calabrese innovativa: produrre microchip attraverso il recupero di rifiuti elettronici

CLOSER ha l’obiettivo di contribuire alla produzione di microchip in Europa attraverso il recupero, il riciclo e il riprocesso di materie prime da rifiuti elettronici, riducendo così la dipendenza dall’importazione di materie prime in settori strategici per l’industria europea.


PER APPROFONDIRE: Quanto (e come) è importante una stagione di innovazione per la Calabria


Con un budget di 14 milioni di euro, di cui 9,8 finanziati dalla Commissione Europea, CLOSER è il primo progetto che risponde contemporaneamente sia al Chips Act che al Critical Raw Materials Act dell’Unione Europea. Il partenariato, partecipato direttamente dalla Regione Calabria, è composto da 31 attori chiave europei (PMI, grandi imprese, cluster, centri di ricerca e università, oltre a facilitatori dell’economia circolare) provenienti da 18 regioni europee di 8 paesi diversi, oltre alla Svizzera in qualità di paese associato.

L'Europa: in Calabria si può fare innovazione e sperimentazione industriale

L’importanza di questo risultato, che va ben oltre il budget assegnato, mostra l’attenzione che la Calabria pone verso i nuovi ambiti dell’innovazione e della sperimentazione industriale. Tale processo deve necessariamente correlarsi a tutte le iniziative partenariali che la Regione sta mettendo in campo per giungere alla proposta di notifica per l’istituzione del nuovo programma STEP, già annunciato in sede di Comitato di sorveglianza dal presidente della Giunta, Roberto Occhiuto.

Occhiuto: «una Regione che partecipa ai processi di sviluppo»

Lo stesso presidente Occhiuto, nel commentare la notizia, ha osservato come «oggi una Regione come la Calabria, che ha l’ambizione di collocarsi all’interno di percorsi virtuosi di crescita, ha l’obbligo di essere parte attiva, anzi proattiva, verso la proposta di nuovi ambiti sui quali affrontare le sfide della competitività. I processi di crescita e di attrattività di una Regione devono essere tarati ben al di fuori dei tradizionali confini dei settori produttivi tradizionali. C’è necessità di dare, e avere, una visione ampia che atterri sui nuovi temi e sulle nuove opportunità che offrono i mercati e le istituzioni europee».


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Ancora, il presidente Occhiuto ha voluto dare evidenza al fatto che «questo dossier è stato interamente seguito dal Dipartimento Programmazione avvalendosi esclusivamente delle risorse della nostra sede di Bruxelles, partecipando lì in Belgio alle riunioni preliminari, alle attività di lobbying e a tutto quanto è stato necessario per giungere al risultato. Ci tengo a dare evidenza a questo aspetto perché è il segnale di una Regione che cambia, che rivaluta i modelli relazionali, e che apre ai nuovi corsi dello sviluppo».

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