Avvenire di Calabria

Oggi si festeggia la natività del santo, cugino più famoso di Gesù detto anche il "Precursore"

Giovanni Battista, tra i santi più venerati anche in Calabria

Uno dei santi più conosciuti della cristianitàed è anche quello a cui sono dedicate più chiese nel mondo

di Redazione Web

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Il 24 giugno si festeggia uno dei santi più conosciuti della cristianità ed è anche quello a cui sono dedicate più chiese nel mondo: il culto e la devozione di San Giovanni Battista sono particolarmente praticati anche in Calabria.

San Giovanni Battista, numeri e curiosità

Non solo più chiese al mondo a lui intitolate. 23 sono stati i papi che hanno deciso di prendere il suo nome. Giovanni Battista è l’unico santo, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra, oltre al giorno della nascita terrena (24 giugno), anche quello del martirio, il 29 agosto.


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Patrono dei monaci, san Giovanni Battista battezzò Gesù nelle acque del fiume Giordano, morì martirizzato ed è chiamato il “Precursore” perché annunciò la venuta di Cristo. Celebre l’episodio in cui sussultò di gioia nel grembo della madre, Elisabetta, quando ricevette la visita di Maria.

La memoria del martirio di san Giovanni Battista

Giovanni è il cugino di Gesù, concepito tardivamente da Zaccaria ed Elisabetta, entrambi discendenti da famiglie sacerdotali: la sua nascita è collocata circa sei mesi prima di quella di Cristo, in coerenza con l’episodio evangelico della Visitazione di Maria a Elisabetta.


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La data della morte, invece, avvenuta fra il 31 e il 32, si fa risalire alla dedicazione di una piccola basilica risalente al V secolo nel luogo del suo sepolcro, Sebaste di Samaria: in quel giorno, infatti, sembra sia stata ritrovata la sua testa che papa Innocenzo II fa traslare a Roma nella chiesa di San Silvestro in Capite. La celebrazione del martirio di Giovanni Battista ha origini antiche: è già presente in Francia nel V secolo, a Roma in quello successivo.

Chi era Giovanni il Battista?

Giovanni Battista è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. Nel Vangelo di Luca (1, 5) si dice che era nato in una famiglia sacerdotale: suo padre Zaccaria era della classe di Abia e la madre Elisabetta discendeva da Aronne. Primo profeta, è stato proprio Giovanni a battezzare lo stesso Gesù, istituendo di fatto il primo sacramento della vita di un cristiano.


PER APPROFONDIRE: San Giovanni Battista, il profeta che annunciò Cristo


Giovanni Battista era considerato un profeta delle genti. Aveva operato senza indietreggiare davanti a niente, neanche davanti al re d’Israele Erode Antipa, che aveva preso con sé la bella Erodiade, moglie divorziata da suo fratello. Ciò non era possibile secondo la legge ebraica perché il matrimonio era stato regolare e fecondo, tanto è vero che era nata una figlia, Salomè. Per questo motivo un giudeo osservante e rigoroso come Giovanni sentiva il dovere di protestare verso il re per la sua condotta. Infuriata, Erodiade gli portava rancore, ma non era l’unica; perché il battesimo che Giovanni amministrava perdonava i peccati, rendendo così inutili i sacrifici espiatori, che in quel tempo si facevano al Tempio, e ciò non era gradito ai sacerdoti giudaici.

La decapitazione e la testa portata su un vassoio

Erode fece dunque arrestare e mettere in carcere Giovanni Battista su istigazione di Erodiade, la quale avrebbe voluto che fosse ucciso. Erode Antipa, però, temeva Giovanni, considerandolo uomo giusto e santo; preferiva vigilare su di lui e l’ascoltava volentieri, anche se restava molto turbato. Fin quando, per Erodiade, venne il giorno favorevole. Quando il re diede un banchetto per festeggiare il suo compleanno, invitando tutta la corte e i notabili della Galilea.

Alla festa partecipò con una conturbante danza anche Salomè, la figlia di Erodiade e quindi nipote di Erode Antipa; la sua esibizione piacque molto al re e ai commensali, per cui disse alla ragazza: «Chiedimi qualsiasi cosa e io te la darò». Salomè chiese alla madre consiglio ed Erodiade prese la palla al balzo, e le disse di chiedere la testa di Giovanni Battista.

A tale richiesta fattagli dalla ragazza davanti a tutti, Erode ne rimase rattristato, ma per il giuramento fatto pubblicamente non volle rifiutare e ordinò alle guardie che gli fosse portata la testa di Giovanni, che era nelle prigioni della reggia. Il Battista fu decapitato e la sua testa fu portata su un vassoio e data alla ragazza che la diede alla madre. I suoi discepoli, saputo del martirio, vennero a recuperare il corpo, deponendolo in un sepolcro; l’uccisione suscitò orrore e accrebbe la fama del Battista.

Ecco dove sono custodite le reliquie di san Giovanni Battista

San Giovanni Battista, tanto per citarne alcune, è patrono di città come Torino, Firenze, Genova, Ragusa… Per quanto riguarda le reliquie, la storia è alquanto lunga e complessa. Dopo essere stato sepolto privo del capo a Sebaste in Samaria, dove sorsero due chiese in suo onore, nel 361-362, ai tempi dell’imperatore Giuliano l’Apostata, il suo sepolcro venne profanato dai pagani che bruciarono il corpo disperdendo le ceneri. Ma a Genova, nella Cattedrale di San Lorenzo, si venerano proprio quelle ceneri, portate dall’Oriente nel 1098, al tempo delle Crociate, con tutti i dubbi collegati. Per la testa che si trovava a Costantinopoli, per alcuni invece ad Emesa, purtroppo come per tante reliquie del periodo delle Crociate, dove si faceva a gara a portare in Occidente reliquie sante e importanti, la testa si sdoppiò: una a Roma nel XII secolo e un’altra ad Amiens nel XIII secolo. A Roma si custodisce senza la mandibola nella chiesa di San Silvestro in Capite, mentre la Cattedrale di San Lorenzo di Viterbo custodirebbe il Sacro Mento.

La sua figura nella storia dell'arte

Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è, si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non veda presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce. Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “san Giovannino”.

Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo, da essere da lui definito «Il più grande tra i nati da donna».

Un santo venerato anche in Calabria: le feste di San Lucido e Gallicianò

In particolare, san Giovanni Battista, viene festeggiato il 24 giugno anche in Calabria. Sono molte, infatti, le cittadine e i borghi che vivono con tradizione la festa del santo patrono. Tra queste c'è senza alcun dubbio San Lucido, in provincia di Cosenza, dove il 22 giugno si svolge la tradizionale processione a mare del santo con la benedizione del mare e il 24 giugno la processione per le vie del centro storico del paese, con la tradizionale fiaccolata.


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San Giovanni Battista è anche il santo patrono della borgata grecanica di Gallicianò. Qui viene festeggiato il 28 e il 29 agosto, in occasione della memoria del suo martirio.

La chiesa, di origine bizantina, intitolata al cugino di Gesù, ospita due statue di san Giovanni Battista che lo raffigurano da adulto, nella statua in marmo - opera settecentesca della scuola del Gagini - esposta nella nicchia sopra l'altare (nella foto tratta da "Calabria Grecanica"), e da bambino, nel simulacro che viene portato in processione per le vie del paese proprio il 29 agosto.

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